sabato 24 maggio 2014

La belle epoque du film #2 Billy Elliot

Buon pomeriggio a tutti miei diletti, quest'oggi ecco per voi il secondo articolo della rubrica "La belle epoque du film" con una pellicola made in UK  che sin da quando sono piccola non smette mai di emozionarmi ad ogni visione.




"E' come se sparissi. Come se sparissi. Cioè, sento che tutto il corpo cambia, ed è come se dentro avessi un fuoco, come se... volassi. Sono un uccello. Sono elettricità. Sì, sono elettricità."


Questa è la frase cult del film, una frase che racchiude l'essenza di questa magnifica pellicola.
Billy nasce in un contesto sociale difficile, siamo nel 1984 l'anno delle rivolte minerarie nella contea di Durham - New England.
Ha undici anni, è orfano di madre e vive con il padre Jackie, il fratello Tony e la nonna di cui non ci viene dato il nome.
Entrambi gli uomini della casa sono minatori impegnati nella protesta contro la chiusura delle miniere ad opera di Margaret Thatcher.
Billy, casualmente, durante una lezione di boxe viene a contatto con un gruppo di balletto guidato da Mrs. Wilkinson e si appassionerà talmente tanto alla disciplina da cominciare a seguire le lezioni in segreto.
Billy ha un migliore amico Michael a cui confida il suo segreto, Michael è un ragazzo "particolare" se così può essere definito, ha una particolare predilezione per Billy e già da subito lo spettatore mette in discussione la sessualità ancora confusa del ragazzino.
Egli non smette mai di sostenere Billy nella sua passione anche se la possibilità che lui un giorno possa andarsene per seguire il suo sogno lo spaventa terribilmente.
Un giorno Jackie scopre Billy durante una delle sue lezioni e gli impedisce di frequentarle, non gli spiega la ragione, ma il ragazzo è ben consapevole che il padre sia convinto che sia uno sport per "finocchi".
Nonostante ciò Billy non molla e continua le sue lezioni privatamente preparandosi per un'audizione alla "Royal Ballet Academy" di Londra alla quale sfortunatamente non riesce a partecipare.
La colpa ricade sul fratello Tony che comincia a rispondere alla polizia con "violenza" durante le proteste ed è proprio il giorno prima dell'audizione che viene arrestato, Billy costretto ad assistere al processo  perde la sua possibilità.
Mrs. Wilkinson si presenta irata a casa del ragazzino e il padre ma soprattutto Tony non mancheranno di insultare lei e Billy con commenti omofobi e maschilisti.
Billy sfoga tutta la sua frustrazione e la sua tristezza che coinvolge anche l'amico Michael che da una parte è felice del suo rimanere a Durham ma dall'altra si sente profondamente dispiaciuto per la sorte dell'amico.

E' durante la sera di Natale che arriva la svolta; Billy porta Michael dentro la sala da ballo per insegnargli qualche passo e il padre li scopre, Billy comincia a ballare furiosamente e con un'emozione negli occhi unica ed è qui che Jackie  capisce e da quel momento farà tutto ciò che è in suo potere per aiutare il suo bambino.




Con la trama mi fermo qui, ma prima di concludere vorrei riflettere con voi su alcuni temi che il film ci propone:

1) La sessualità 


Il modo in cui questo tema viene trattato non smette mai di stupirmi.
Verso la fine della pellicola, allo spettatore e allo stesso Michael è chiara quella che è e sarà sempre la sua sessualità.
Il tema è trattato con la dolcezza e l'innocenza di un bambino alla scoperta di se stesso e della sua vera identità.
Ha una "cotta" per Billy e nonostante tenti di nasconderla questa salta fuori e riempie le scene di una purezza che è impossibile non apprezzare.
La sessualità di Billy d'altro canto rimane un mistero e credo che rimanga allo spettatore la decisione, proprio come la risposta al quesito " Chi è meglio tra Ginger Rogers e Fred Astaire"?
L'omofobia è inoltre ben visibile dalle parole di tutti i personaggi, sia quelli che la subiscono che quelli che la infliggono. Il pregiudizio sulla danza classica e sui ballerini è uno dei temi principali del film ed è anche comprensibile considerando il contesto sociale nella quale questo si sviluppa.
Nonostante ciò viene affrontato in una maniera quasi maniacale; le reazioni dei vari personaggi, il contesto in cui sono posti, le parole scelte creano un universo nella quale la chiusura mentale e l'infelicità regnano sovrani.

2) Il dolore 


In ogni singolo personaggio dolore, sofferenza, insoddisfazione, debolezza si mischiano insieme creando un uragano di sentimenti pronto ad esplodere da un momento all'altro.
E Jackie, Billy e Tony sono proprio questo : uragani.
La morte della madre è ancora fresca nelle loro menti e ognuno reagisce alla perdita in maniera diversa ed estremamente personale.
Abbiamo Tony che pur di sentirsi appartenente  a qualcosa si unisce ad una fascia di protesta estremista e violenta, assume un atteggiamento "passivo - aggressivo" soprattutto verso i membri della sua famiglia.
C'è  Jackie, un uomo distrutto, solo e senza uno scopo, partecipa alla protesta ma non lo vediamo mai con una luce d'iniziativa negli occhi, è un uomo passivo alle situazioni, è come un tronco d'albero che va alla deriva in un fiume.
Comincia a risollevarsi solo quando capirà che può fare qualcosa di buono : dare al figlio la possibilità di una vita migliore, cosa che né lui né il figlio maggiore Tony potranno mai avere.
Infine abbiamo Billy che è un bambino e come tale reagisce; è stressato, triste, sofferente per la perdita e la danza è il suo unico sfogo.
E' l'unica cosa che riesce a farlo sollevare da quel baratro oscuro che è la sua vita all'interno del circolo familiare. 

3) La protesta

La protesta è un tema importante all'interno del film; quasi ogni abitante è impegnato nella lotta contra la privatizzazione sia Tony che il padre sono molto coinvolti idealmente.
Eppure arriverà il momento nella quale un padre in difficoltà economica deve decidere : o i suoi ideali o suo figlio e lui sceglierà di dare un futuro a Billy rinunciando all'unica cosa che gli rimaneva ovvero il suo ideale.

4) Il futuro



Il futuro: ciò per la quale Jackie ha investito tutto ciò che gli era rimasto.
Tutto pur di far avere a Billy una vita migliore, una vita della quale andare fieri per il resto della propria esistenza di padre.
E Jackie è fiero di Billy e questo si vede nei suoi occhi azzurri commossi e in preda alle lacrime durante la rappresentazione del "Lago dei cigni di Michael Bourne" nella quale Billy è primo ballerino dopo tanti anni di studia all'accademia.
Fiero è anche il fratello che non riesce a credere ai suoi occhi e ogni cosa è una nuova scoperta,
 vediamo commozione anche negli occhi di Michael che dopo tanti anni si ritrova vicino a loro insieme al suo compagno in abiti femminili infatti egli  ha ormai perdonato Billy per averlo abbandonato e la sua frase "Non me lo sarei perso per niente al mondo" è proprio la coronazione di questo profondo sentimento d'amicizia che lega i due ragazzi.
Infine vediamo un Billy cresciuto e consapevole della sua identità che compie un salto entrando sulla scena ed è lì che ho compreso davvero il significato della frase pronunciata da Billy durante l'audizione : 

"E' come se sparissi. Come se sparissi. Cioè, sento che tutto il corpo cambia, ed è come se dentro avessi un fuoco, come se... volassi. Sono un uccello. Sono elettricità. Sì, sono elettricità."




Che altro dire miei diletti, scrivere questo post è stato davvero difficilissimo, io spero di essere riuscita a trasferirvi almeno una minima parte delle emozioni che questo film da a me ad ogni visione,
parlare di qualcosa che amiamo non è mai facile ma spero che lo sforzo sia stato apprezzato.
Vi ringrazio se siete arrivati fino a questo punto e vi aspetto la settimana prossima per un nuovo appuntamento qui sul blog.
Grazie di cuore.
Beth.


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